Venerdì 24 novembre alle 18 s’inaugura a Parma una nuova rassegna intitolata “Etc. fotografia & oltre”, ideata dall’associazione di documentazione sociale “Le Giraffe”. Come recita il titolo, si tratta di un contenitore di immagini, parole, illustrazioni, street art ed arti visive in genere.
Il format è stato pensato per far conoscere artisti non ancora noti al grande pubblico che hanno costruito un interessante portfolio, meritevole di attenzione e di diffusione. Gli incontri, indicativamente mensili, si terranno alla Chourmo EnoLibreria (strada Imbriani 56) che collabora all’iniziativa insieme al Witness journal.
Il primo ospite della rassegna è il fotografo Simone Zarotti con l’intervento “Qualcosa di me”. Zarotti, che ha iniziato a occuparsi di fotografia nel 2010, e così ha fatto l’ingresso in un mondo magico, scrive: «Quando ho cominciato non sapevo bene cosa significasse fotografare, ma allora come adesso rimanevo affascinato di fronte ad una bella immagine. Questa passione è nata inaspettatamente e mi piace pensare che sia stata lei a scegliere me». Nel 2011 l’autore partecipa a un secondo corso di fotografia base e incontra così Le Giraffe; l’anno successivo conosce il fotografo Giulio Di Meo con cui fa due workshop e matura l’idea di dedicarsi alla fotografia di reportage che significa riportare, nel senso di raccontare. «Ho imparato a tradurre una storia in immagini, partendo dallo studio di questa nei minimi particolari, ascoltandone i protagonisti col massimo rispetto, senza essere invadente», spiega Zarotti, che ha frequentato anche un corso specifico del fotografo Alfonso Prous sulla gestione e lo sviluppo delle immagini. Zarotti ha nel suo portfolio un servizio sulla clown terapia e un altro a favore dell’associazione “Ciao ci vediamo domani” che offre attività per il tempo libero a giovani con disabilità.
Il desiderio di viaggiare e la voglia di raccontare attraverso le immagini lo hanno spinto a fine 2013 ad intraprendere un viaggio fotografico in Turchia a Istanbul sotto la guida del fotografo Beniamino Pisati. «E’ stata una bellissima esperienza che mi ha “arricchito”, grazie alla quale sono riuscito a capire come sviluppare un racconto fotografico di viaggio» commenta. Nel 2014 ancora con Giulio di Meo realizza un interessante progetto fotografico a Cuba sulla periferia dell’Havana – Santa Fe. Oggi Simone Zarotti si dedica con passione e dedizione alla fotografia di matrimonio, previa conoscenza personale degli sposi per poter instaurare con loro un rapporto di complicità che lascia tracce nel risultato finale dei servizi matrimoniali. Ciò non gli impedisce di ideare progetti personali cercando storie da proporre e riportare con la sua macchina fotografica e non solo: nel 2015, insieme a tanti altri, ha curato la post-produzione del volume di Giulio Di Meo “ Il deserto intorno”.
Laura Caffagnini
