Le Giraffe nascono in modo “informale” subito dopo i fatti di Genova 2001 (la più palese violazione di diritti umani dalla fine della seconda guerra mondiale ai giorni nostri, secondo Amnesty International), e si costituiscono in associazione di promozione sociale nel marzo del 2006.
Il loro nome deriva da un celebre discorso del Sub Comandante Insurgente Marcos (in auto-difesa delle giraffe, il testo completo su http://www.ipsnet.it/chiapas/2004/291004co.htm ). Le giraffe raccontate da Marcos sono una “specie in pericolo di estinzione”, che ha una sua resistenza, ribellione, dignità, è quella parte di umanità che non si piega a logiche oligarchiche e monoculture.
Noi Giraffe, che viviamo a Parma, autoproduciamo documentari, reportage di fotografia sociale, facciamo giornalismo indipendente (dal basso, come piace a noi, toccando quegli argomenti fondamentali per noi, ma snobbati spesso dai media main stream perché scomodi e sconvenienti), organizziamo workshop di fotografia, sul documentario e l’audiodocumentario.
Operiamo tentando di coniugare impegno civile e bellezza nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi d’interesse sociale e politico, promuovendo l’autoproduzione e l’autoformazione per osservare la realtà con uno sguardo attento ai territori e ai temi di confine.
In questo ambito s’inseriscono varie nostre attività tra cui: Sulla Strada, documentari contro l’esclusione sociale, rassegna annuale che propone opere italiane su tematiche etiche e sociali inedite a Parma e si propone di diffondere sul territorio la cultura di ciò che noi chiamiamo “il cinema del reale”; workshop di fotografia, molti dei quali organizzati con il fotografo Giulio Di Meo, da cui sono state realizzate varie mostre (Parma Parallela è l’esposizione che raccoglie le foto migliori e più significative di tanti anni di laboratorio).